Oggi parlare di design significa parlare anche di sostenibilità dei materiali. Per questo Saviola è entusiasta di collaborare con Lorenzo Palmeri e Paolo Casicci, insieme a tutti i professionisti che prenderanno parte al programma del corso DesignMind presso Castellania Coppi, borgo arroccato sui colli di Tortona, in Piemonte, dal 19 luglio.
Una full immersion nel mondo della progettazione grazie a un programma che ne esalta la vocazione multidisciplinare e trasversale.
Il programma prevede infatti workshop, gli interventi delle aziende partner, un lavoro sul territorio e, dal punto di vista strettamente didattico, incontri con ospiti speciali, progettisti di primo livello con incursioni nel coaching, nel design di ricerca. “Abbiamo scelto di chiamare DesignMind la nostra Accademy” spiegano i fondatori “perché riteniamo strategico portare nella formazione dei designer un servizio che ancora manca: quello che si traduce in un supporto profondo agli allievi oltre che del corpo docente per affrontare a viso scoperto tutte quelle tematiche afferenti il mestiere del progettista, ma raramente considerate negli impianti didattici come, per fare degli esempi, la gestione dell’errore, il fallimento, la richiesta economica, l’insicurezza. Numerose sono le costellazioni che compongono la galassia del design: per questo, durante tutta la settimana, un coach assisterà gli allievi aiutandoli a valutare il proprio background attraverso il portfolio, per supportarli nella scelta di una direzione precisa nella varietà delle ipotesi formative e professionali future”.
Se il tema della prima edizione, lo scorso luglio, era stato l’indagine sul territorio This Land Is Your Land, mentre ad aprile, durante il Fuorisalone, gli allievi si erano misurati con parole chiave come cura e curiosità, mappando la Milano che cambia, questa volta la riflessione è tutta dedicata all’approccio mentale che il mondo chiede al professionista del futuro.
“Design is unframing. Costruire gli strumenti per saper leggere la realtà è il titolo che abbiamo scelto per questa terza edizione” spiegano Palmeri e Casicci. “Più dei contenuti da cui siamo bombardati quotidianamente, è la cornice in cui finiamo per collocarli a influenzare il nostro modo di vedere le cose, e dunque di agire. Ogni giorno riceviamo centinaia di impulsi sotto forma di notifiche, notizie e informazioni di vario tipo che sembrano condizionarci: non sono in realtà queste a fare la differenza nelle nostre vite, quanto il fatto che chi le invia ci sta dicendo soprattutto come pensare, non cosa. Più pericolosa dei contenuti, è dunque la cornice (framing) costruita dalla tecnologia e dai media intorno ai contenuti stessi, perché sarà dentro a quella cornice, parziale e deformante, che continueremo a leggere di volta in volta la realtà, il lavoro, la vita e il loro significato profondo”.
Tra gli ospiti di Design is Unframing, la caporedattrice di Interni, Maddalena Padovani; la counselor Erika Sartori; la gallerista e curatrice Claudia Pignatale, fondatrice di Secondome e Fabrizio Esposito, creatore e anima di Alvar Aaltissimo.
Viva il design, i giovani curiosi e la voglia di intraprendere strade innovative di formazione.